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Dalla transizione a edifici Net-Zero. In Italia oltre 250.000 nuovi posti di lavoro

21 ottobre 2023
Uno studio condotto insieme da Schneider Electric e Boston University esamina in modo dettagliato le opportunità di lavoro “green” che nascono dall’impiego di tecnologie pulite in edifici da riqualificare o di nuova costruzione

Schneider Electric, leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, ha annunciato con Boston University i risultati di uno studio unico nel suo genere, in cui si afferma che l’adozione di tecnologie alimentate con energia pulita negli edifici di nuova costruzione e nella riqualificazione di quelli esistenti può creare oltre 2 milioni di posti di lavoro tra USA ed Europa – di cui ben 252.000, sostanzialmente un decimo, in Italia. Anche facendo una stima molto conservativa, si calcola che il percorso verso edifici net-zero potrebbe creare oltre 141 milioni di anni-lavoro*
 I dati vengono dalla ricerca condotta in collaborazione tra Boston University Institute for Global Sustainability (IGS) e  Schneider ElectricTM Sustainability Research Institute (SRI).
Il documento, disponibile in open access, si intitola: “Building a Green Future: Examining the Job Creation Potential of Electricity, Heating, and Storage in Low-Carbon Buildings ed è il primo studio che stima ad un livello così granulare la capacità di creare posti di lavoro nell’evoluzione verso gli edifici del futuro a basse emissioni.   
 
Con un approccio su micro-scala, lo studio analizza modelli (archetipi) i di edifici di vario genere – strutture residenziali, ospedali, hotel, uffici, spazi commerciali, edifici che ospitano attività educative – in varie aree del Nord America, dell’Europa e dell’Asia; è il primo studio in assoluto a stimare a un livello così dettagliato il potenziale di creazione di nuovi posti di lavoro che viene dall’evoluzione verso edifici a basse emissioni.  I dati riguardano in specifico il potenziale di impiego legato all’adozione di impianti fotovoltaici sui tetti, all’installazione di pompe di calore e di batterie per l’accumulo energetico pensate per conservare l’energia rinnovabile auto prodotta che può essere rivenduta sul mercato, in ottica “prosumer”.
 
Queste tecnologie a basse emissioni – tutte già pronte e disponibili oggi – supportano l’elettrificazione e la digitalizzazione del settore edilizio, che è critica per arrivare a ridurre le emissioni di gas serra su scala globale.  I nuovi posti di lavoro che lo studio prevede si concretizzeranno appieno in un arco temporale in linea con gli obiettivi mondiali net-zero del 2050: un lasso di tempo che risulta essere ragionevole anche per arrivare alla riqualificazione in tal senso del 100% degli edifici che ne abbiano bisogno.
 
www.se.com

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